mercoledì 30 gennaio 2013

Giardini Sassello

GIOVEDI' 24 GENNAIO 2013
Doveva essere , come sempre, il riempimento delle bottiglie alla fonte dei giardini di Sassello, ma si è trasformata in una favola bianca. Once upon a time direbbero i narratori anglosassoni, ma dirò solo c'era una strada innevata  nel bosco che mi ha condotto ad un prato. Anzi potrei cantare per poter evocare gli spiritelli dei boschi, mentre vedo il vapore che si alza dalla neve intatta che avvolge una casa circondata da un bosco bianco e silenzioso .Quella radura ampia è riuscita a nascondere una casetta dimenticata dal tempo che fa capolino dal bosco come se mi volesse chiamare . Le ciaspole affondavano ma il passo è eccitato dal raggiungere quella porta aperta che si scorgeva da lontano.
Ecco , sono arrivato, entro con sospetto e curiosità e mi trovo catapultato indietro nel tempo nella stalla dei miei zii, dove le mucche scodinzolavano la coda per scacciare le mosche e ruminavano con flemma inglese  il fieno preso dalla mangiatoia. Il bordo di legno e la mangiatoia di pietra che come un canale ti portano verso il fondo della stalla a scoprire altre due stanzette, chissà forse per le pecore o le galline. Un soffitto di travoni di castagno che , nonostante l'incessante trascorrere del tempo ti parlano ancora della loro vigoria. Poi di nuovo fuori ad esplorare l'esterno dall'altra parte della casa, dove da una finestra aperta si intravvede la porta che probabilmente conduceva all'entrata. Proprio da quella porta che guarda verso le scale ormai distrutte ma con pietre ancora in grado di affrontare il peso di una persona, ti aspetti che improvvisamente esca qualcuno. Ma c'è il silenzio pulito dolce e fresco della neve che di nuovo mi chiama a sgambettare come un giovane puledro un pò goffo con quegli zoccoli a forma di ciaspole. Una forza antica mi riporta verso la casa a rivedere la stalla con tutti suoi ricordi quasi ancestrali e la luce lievemente fioca che ti culla mentre accarezzi il bordo della mangiatoia e un sospiro più forte degli altri ti riporta alla realtà. Forza attraversiamo nuovamente la radura e salutiamo quel magico posto pieno di tutto.


 

 

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