Trail Montagna Rocca dei Corvi
Agri Trail Cibo Natura
L'abbinamento Trail e sosta più o meno prolungata in un rifugio nata da un trail con l'amico Davide ha fatto scattare l'idea di potere trovarci con le famiglie e con amici chi a piedi (trailers) chi in macchina (drivers) per raggiungere il posto di rendez vous e raccontare l'impresa del giorno o le fatiche lavorative del giorno prima.Lanciamo così un'idea, magari già pensata chissà quante volte, per poter abbinare voglia di natura, amicizia e convivialità.
lunedì 27 gennaio 2014
sabato 26 ottobre 2013
venerdì 4 ottobre 2013
venerdì 14 giugno 2013
Trekking da Saretto al passo della Cavalla
Mercoledì 12 giugno 2013
Da un paio d'anni tutte le mie trailate hanno toccate cime basse , massimo il bel Beigua, per cui l'occasione lanciata da un amico del GES di rovesciarci addirittura su un 2500 mi ha ammaliato. Quindi detto fatto, come con il Bat levataccia e partenza per la val Maira verso quel di Saretto che dal suono da l'idea di un liquore. Comunque non descrivo il viaggio in macchina perché lungo ma arriviamo subito ai meravigliosi colori di una giornata piena di sole e ricca di montagne che sembrano aspettare i canti degli alpini. Arrivo , vestizione e via alla ricerca dei primi segnali. Devo precisare che Michele, in quanto direttore di gita da organizzare in data prossima, deve fare una ricognizione del possibile percorso. Ecco subito la direzione giusta da prendere , cioè il Sentiero "Pier Giorgio Frassati". La storia di quest'uomo è in una delle immagini del filmato, quindi guardatevela.
Da un paio d'anni tutte le mie trailate hanno toccate cime basse , massimo il bel Beigua, per cui l'occasione lanciata da un amico del GES di rovesciarci addirittura su un 2500 mi ha ammaliato. Quindi detto fatto, come con il Bat levataccia e partenza per la val Maira verso quel di Saretto che dal suono da l'idea di un liquore. Comunque non descrivo il viaggio in macchina perché lungo ma arriviamo subito ai meravigliosi colori di una giornata piena di sole e ricca di montagne che sembrano aspettare i canti degli alpini. Arrivo , vestizione e via alla ricerca dei primi segnali. Devo precisare che Michele, in quanto direttore di gita da organizzare in data prossima, deve fare una ricognizione del possibile percorso. Ecco subito la direzione giusta da prendere , cioè il Sentiero "Pier Giorgio Frassati". La storia di quest'uomo è in una delle immagini del filmato, quindi guardatevela.
Un sentierino e poi come per incanto inizia una carrareccia militare che da solito buontempone taglio qua e la con iniziale stupore di Michele , che comunque ha già capito il soggetto. Saliamo ormai fasciati e vestiti da montagne che maestose ti guardano con indifferenza, ma che ti danno un senso di protezione sapendo che non è così facile violarle. Eccoci alla Grange Pausa (anche questa sembra più un formaggio che una zona) che apre nuovamente un enorme anfiteatro di vette ancora innevate, come è innevato quasi completamente il vallone. Cosa si fa ? Il sentiero a volte appare e lo si segue pestando il meno possibile la neve e poi si riperde seguendo il profilo delle vette e una vaga idea, che si dimostrerà poi errata nella ricerca del famigerato passo della cavalla. Comunque i veri uomini di montagna vanno decisi e raggiungiamo una croce (di cui ancora oggi non ne conosciamo la denominazione) che ci apre una finestra che dovrebbe darci la collocazione del passo cosiddetto equino. E via di nuovo a pestare la neve senza riferimenti dovendo decidere tra due passi quale fosse il di sopra famigerato. Una frase ingannevole e cattiva presa da una descrizione del giro diceva : ..." raggiunto il passo della cavalla con la vista sulle casermette sottostanti. Queste benedette casermette c'erano però i due valichi erano entrambi al di sopra. Scegliamo quello a sinistra dopo diverse elucubrazioni sul nord , sul sud e sui versanti francesi. Mah! Scelta sbagliata senza comunque rendercene immediatamente conto se non con sicurezza a casa vedendo su Google earth la stradina affianco alle casermette. La sosta con cibo sul passo sbagliato però ci ha rifocillato e dopo aver goduto di un volo ravvicinato di un rapace abbiamo scelto di ritornare sui propri passi a ritroso per evitare di inoltrarci in qualche orrido. Il ritorno accompagnato da tante marmotte e da un camoscio ci ha rilassato pestando la neve e avvicinandoci con calma alla valle da cui siamo partiti. I dati tecnici sono sulle immagini , i profumi ancora non li posso far sentire, i colori sono nelle immagini ma le sensazioni , peccato per voi sono solo mie.
lunedì 27 maggio 2013
domenica 26 maggio 2013
venerdì 3 maggio 2013
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